Forme sostitutive del canale artificiale

Il canale artificiale è molto simile al suo corrispettivo elemento naturale. Qualcuno potrebbe chiedersi che cos'è che il canale sostituisca di ciò che ci sia già in natura. Ebbene, il canale artificiale emula ciò che in natura è molto diffuso, ovvero il corso d'acqua.

In natura esistono i "canale naturali", nell'oceanografia infatti il termine "canale" viene usato a indicare un braccio di mare relativamente ristretto che collega due oceani o due mari di estensione molto superiore a quella del canale stesso.
I principali canali naturali presenti in natura sono:
- Canale di Sicilia
- Canale di Sardegna
- Canale d'Otranto
- Canale della Manica
- Canale maltese
- Canale del Mozambico
- Canale di San Giorgio

Ma il canale artificiale non si limita sostituire i canali naturali, ma anche i fiumi. In altre parole il canale artificiale è un artefatto umano che riproduce una via di comunicazione navigabile.

Nelle immagini che seguono si possono osservare le prime maggiori differenze di forma tra il canale artificiale e i fiumi navigabili. Il percorso dei fiumi non è rettilineo, ma possono essere presenti anse, mentre per quanto riguarda il canale artificiale il percorso può essere perfettamente rettilineo.

Fiume Reno nei pressi di Bad Honnef, Germania

Canale di Pereira Barreto, Brasile

Il canale artificiale è caratterizzato da un'asettica perfezione, frutto di un processo razionale e si contrappone al caos del fiume, il cui letto si è formato in base alla conformazione territoriale.

Il maggiore elemento di contrasto sono tra le due forme sono forse le sponde, perfettamente lisce, dritte, inclinate secondo un angolo predefinito e prive di vegetazione nel caso del canale artificiale.
E sono proprio le sponde a renderlo poco adatto alla balneazione. Un uomo che si tuffasse in esso, difficilmente potrebbe uscirne.

Canale di Corinto, Grecia

Le sponde del fiume sono invece irregolari e frastagliate e sono spesso sede di una ricca vegetazione.