Il canale di Corinto come luogo di nascita del gruppo Paracadutisti e Nuotatori

Un soldato sulla riva del canale di Corinto

Durante la seconda guerra mondiale il canale di Corinto è stato protagonista di un'importante vicenda che segnò la nascita, all'interno della Regia Marina, del gruppo battaglioni Nuotatori e Paracadutisti, che fu precursore degli Arditi Incursori della Marina.

Emblema della Regia Marina
Agli inizi del 1941 lo Stato Maggiore dell'Esercito, elaborò il piano di occupazione delle sponde del canale di Corinto al fine di compiere operazioni belliche in acque ateniesi. Tale piano, che non fu mai realizzato a causa dell'arrivo delle forze armate tedesche, ricopriva di un ruolo di primaria importanza i paracadutisti e i nuotatori che avrebbero avuto il compito di precedere i mezzi navali tramite un aviolancio e di predisporre in tal modo le acque all'imboccatura del canale e l'entroterra ai successivi dispiegamenti compiendo azioni di sabotaggio quali distruzione di bacini idrici, siche, centrali elettriche, chiuse di ponti, eliminazione di ostruzioni o di altre difese portuali ecc.

Il capitano del Genio Navale
Giovanni Buttazzoni






A tale scopo venne incaricato e, il 10 marzo 1941, convocato presso il Ministero della Marina il Capitano del Genio Navale Giovanni  Buttazzoni per addestrare un corpo di specialisti paracadutisti e nuotatori
Il capitano Buttazzoni con l'aiuto del tenente di vascello Eugenio Wolk condusse esercitazioni con le quali perfezionò il lancio in mare fino ad arrivare ad altezze di 1500 metri.

Il tenente di vascello Eugenio Wolk






Visto il successo delle esercitazioni, il ministero della Marina riunì nel 1943 sotto un unico comando i battaglioni Paracadutisti e Nuotatori, reparto che fu altamente specializzato ed estremamente complesso ma anche unico e irripetibile.
Giovanni Buttazzoni in tenuta da lancio

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